Che bel gruppo di escursionisti e che bella giornata di sole, dopo una primavera tanto piovosa.
La natura in questo periodo dell’anno da il meglio di sé, esprime tutta la sua forza ed energia, il clima è mite, i prati esplodono in una tavolozza di fioriture e colori, fragranze si diffondono nell’aria inebriandoci l’olfatto con infiniti aromi e profumi, i cieli privi delle foschie invernali e dell’afa estiva permette al nostro sguardo di spaziare lontano.
I nostri rilievi prealpini cerniera tra la pianura e la catena alpina… luoghi eletti per godere di tutto questo.
È decisamente gradevole ritrovarci con tanti amici del Cai in luoghi dove la natura esalta tutto questo, la gioia che traspare dal viso di molti partecipanti all’escursione amplifica uno stato d’animo già predisposto alla positività dal contatto con un ambiente naturale delizioso e soave.
Il monte Tomba con i suoi ampi panorami tra pianura, vette prealpine, il fiume Piave (la Piava per i nostri anziani e su molte carte topografiche di vecchia data ),la laguna Veneziana in lontananza e gran parte dei sistemi collinari del Veneto visibili (colli Asolani, Montello, colli Berici ed Euganei) si presta come luogo ottimale per dare avvio alla nostra escursione sulla dorsale sud-est del monte Grappa, territorio tra il trevigiano ed il feltrino poco conosciuto e poco frequentato da noi Vicentini. Dopo una veloce esposizione dei fatti d’armi accaduti tra il 1917 ed il 1918,molto importanti per il proseguo del conflitto bellico, si parte.
Il serpentone dei gitanti si allunga, il facile percorso non ci risparmia comunque qualche tratto più marcato in salita, siamo tutti in gran forma nessuna defezione. Sono continuamente presenti tracce della grande guerra, tutta la dorsale formava la linea difensiva italiana di estrema resistenza, scompaginata questa linea difensiva agli Imperiali Austroungarici si sarebbe aperta la via alla pianura Veneta. Particolarmente marcati dalle tracce della guerra Castel Cesil e monte Palon. Il Palon è stato oggetto di pregevoli lavori di recupero da parte di volontari. Il grande lavoro di restauro svolto ci permette di percorrere tutto il Palon all’interno del lunghissimo trincerone che ne delimita i confini.
Con un po' di fiatone affrontiamo la salita per cima della Mandria, punto più alto della nostra escursione. Pausa….ci meritiamo il nostro pranzo al sacco, “tira” un venticello fresco, fresco.
Ci apprestiamo per il ritorno, fatto che non ci esime ad una breve deviazione dovuta ad un divieto imposto da un poco accogliente malgaro/agriturista, motivazione: in un terreno con ampi pascoli ci sono tre, dicasi...tre mucche al pascolo. Il ritorno ci fa conoscere altre malghe, decisamente più accoglienti. In una di queste strutture importanti presidi del territorio montano una cortese signora ci offre anche un gradito e buon caffè. Adesso in breve si rientra alle auto, sono sempre gratificanti ed insoliti i panorami che il percorso ci offre.
Decisamente un escursione gradevole, il tempo nostro alleato oggi ci ha permesso di godere in modo pieno delle bellezze dei luoghi del nostro cammino. La lieta ed allegra compagnia di tanti amici ingrediente insostituibile. Si diciamola pure...la super classica ciliegina sulla torta.
Una Domenica ed un tempo decisamente ben speso. Con gratitudine per la preziosa partecipazione di ognuno di voi. Alla prossima…
Buona Visione
Bruno Dalla Pozza