E' una buona tradizione la partenza prima dell'alba ma per questa escursione, dovendo caricare anche le bici, il ritrovo a Dueville avviene col buio pesto alle 5.
AI PIEDI DI SUA MAESTÀ
No, non si riferisce a nessuna testa coronata l’intestazione di questo articolo, ma a quella che nel settore dolomitico è indiscutibilmente considerata una delle montagne più importanti: la Marmolada.
ESCURSIONE IN MOUNTAIN BIKE O CITY BIKE
Il percorso si sviluppa lungo le rive del Sile e il Canale Casson per arrivare nelle località di Lio Piccolo e delle Mesole. nel cuore della laguna Nord di Venezia.
Una straordinaria opportunità per scoprire una parte affascinante e meno conosciuta della laguna di Venezia, con paesaggi ricchi di storia, tradizioni e scenari naturalistici e scoprire l'habitat lagunare.
Percorso ad anello che partendo da Jesolo paese, seguendo il corso finale del fiume Sile, porterà prima a Cavallino quindi transitando per il nuovo percorso ciclabile del Pordelio, in gran parte sospeso a sbalzo sulla laguna, verso Treporti. Dopo aver attraversato il paese, circondati da una rigogliosa vegetazione e da una miriade di uccelli che faranno da cornice ad un contesto unico nel suo genere, si giungerà ai piccoli borghi di Lio Piccolo e Mesole, situati tra il mare e laguna, fra fauna, storia e natura. Questa è la parte più suggestiva di tutto l'itinerario in quanto si pedala in mezzo alla laguna e alle sue barene ricche di avifauna.
Si ritorna a Treporti attraversando Sassagnana e si prosegue fiancheggiando prima la laguna, poi il lungomare San Felice fino ad arrivare a Punta Sabbioni. Lasciata la spiaggia ci si immerge poi nella pineta tra viottoli forestali e stradine di campagna, transitando fra le memorie storiche delle fortificazioni appartenenti al periodo 1845 - 1920. Si prosegue per Ca’ Savio, Ca’ Ballarin e Cavallino raggiungendo nuovamente il Sile e la pista ciclabile che riporta a Jesolo.
Rivivi con noi la bella giornata:
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum!
Questo è stato il primo pensiero al suono della sveglia alle 4 di un sabato che non prometteva niente di buono dal punto di vista meteorologico!
Dopo 2 anni di rinvii, causa Covid, il 13 marzo finalmente il Cai Dueville è andato a Parma, in visita ad splendida città ricca d’arte e di storia.
”Armati” di mascherine FFP2, 45 soci della nostra sezione hanno condiviso questa esperienza di viaggio in una splendida giornata di sole.
Il centro storico di Parma è un vero gioiello di memorie, dal palazzo-fortezza della Pilotta alle chiese medievali e rinascimentali con splendidi affreschi, al palazzo ducale immerso nel parco…
Lo spirito dei duchi Farnese, che per oltre 200 anni hanno governato la città, si respira ancora: grandezza e bellezza erano i principi ispiratori dell’architettura e sono ancora visibili chiaramente
Maria Luigia d’Asburgo ha completato l’opera con i suoi investimenti culturali nell’architettura e nella musica
Le numerose sale della reggia di Colorno, anche se spogliate di tutti gli arredi dopo l’unità d’Italia, ci hanno mostrato ricche e pregevoli decorazioni nei pavimenti, nei soffitti e nei giardini a testimonianza di tutto il bello che fu.
Questa escursione è stata un rientro, prudente, verso la normalità… Speriamo
A SCUOLA DI GEOLOGIA SULLE PALE DI SAN MARTINO
sul sentiero delle Crete Rosse, immaginando la preistoria
Un tuffo nella storia geologica di tanti milioni di anni fa, la nostra escursione domenica 27 giugno, accompagnati e a lezione dal geologo prof. Ugo Scortegagna, operatore naturalistico del CAI nazionale.
GITA D’APERTURA
"Sarà il ricordo di Piero e Sandro, nostri indimenticabili Soci e compagni di tante escursioni, ad accompagnarci in questa gita di inizio stagione escursionistica”
Laverda è un piccolo paese situato a 211 m. slm il cui centro abitato nasce sull’incontro dai 2 torrenti che scendono dalla Valle del Sasso e dalla Valle del Rameston.
Tali torrenti segnano i confini comunali e di qui la particolarità che, pur contando meno di 400 abitanti, Laverda si trova suddiviso in 3 comuni: lato Ovest Salcedo, lato Est Marostica ed il lato Nord di Lusiana Conco che rappresenta anche l’inizio dell’Altopiano di Asiago.
Esattamente salendo su questi versanti e scendendo in queste 2 valli ci inoltreremo con il nostro percorso in un magico itinerario, gustando un dolcissimo panorama collinare tra boschi, prati, contrade, alcune ancora vive, altre invece abbandonate da tempo e diventate ruderi. Entreremo nelle valli con le loro misteriose sorprese ed incontreremo la Carega del Diavolo e l’entrata del Buso delle Anguane.
Si tratta di un percorso ad anello, tipicamente collinare per cui misto, tra sentieri e strade sterrate ed anche asfalto, ma con traffico auto insignificante. Con due salite di 300 metri, non presenta particolari difficoltà ma necessita della giusta attenzione in alcuni passaggi e, si consiglia l’uso dei bastoncini.
Lagorai, territorio sconfinato, natura ancora intonsa, montagne e panorami sempre nuovi, sensazione di energie primordiali non ancora addomesticate dall’uomo.
9 ottobre, ore 5. Dopo oltre un anno di attesa finalmente si parte. Puntualissimi i 32 soci Cai sono pronti a questo ritorno alla “quasi” normalità con una due giorni ricca di appuntamenti.
Che bel gruppo di escursionisti e che bella giornata di sole, dopo una primavera tanto piovosa.
Da San Martino di Castrozza prendiamo la cabinovia Colverde e la funivia che ci porta rapidamente in quota. Appena arrivati, il panorama è già incredibile!
…anche domenica 9 maggio, pur con qualche restrizione siamo riusciti a trascorrere una bella giornata in sana compagnia, assaporando la bellezza delle nostre colline pedemontane…
Dopo qualche anno, il 12-09-2021, siamo tornati a frequentare il nostro amato CAREGA dal versante veronese a noi vicentini meno noto…
C'è sempre un angelo custode che ci accompagna in ogni nostra attività sportiva, in montagna d'estate, in inverno sulla neve, quando arrampichiamo e quando entriamo in una grotta, e quando.... è il Soccorso Alpino.